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Che cos'è la psicoterapia interazionista

Categoria: Generale
- Maggio '21 -

Il contesto culturale dal quale prende forma l’Interazionismo è quello della seconda metà del XX secolo, quello postmoderno: esso si fa portavoce di una prospettiva in base alla quale la realtà non è unica ed oggettivamente data, ma si configura in base alla relazione tra osservatore ed osservato e alle attività simboliche e discorsive che chi osserva mette in atto.

La persona è considerata come agente attivo ed intenzionale, anche se non sempre consapevole, nella costruzione del significato attribuito alle situazioni che si trova ad affrontare; ciò vale sia a livello individuale che collettivo. Ogni persona configura una propria teoria di sé, degli altri e del mondo in base alle personali esperienze di vita e del gruppo sociale di riferimento; a partire da questa teoria dà una personale interpretazione degli eventi e ne anticipa quelli futuri. Naturalmente ciò riguarda anche le situazioni problematiche che vengono  costruite e mantenute attraverso l’interazione sociale e semiotico-culturale e possono essere comprese unicamente all’interno del contesto relazionale che la persona vive.

I sistemi di rappresentazione attraverso i quali le persone costruiscono dei significati che possano permettere di dar un po’ di coerenza a sé, agli altri e al mondo, possono essere identificati nel linguaggio, nell’azione e nella comunicazione: questi partecipano alla costruzione dell’esperienza stessa, a livello emotivo e cognitivo.

Per cui anche la rappresentazione che facciamo di noi stessi, può essere trattata come un’autobiografia caratterizzata da un preciso genere narrativo che la organizza e la può mantenere vincolata a schemi poco utili al nostro benessere. Per ciò la nostra storia non è il frutto degli eventi concreti che abbiamo vissuto, bensì di come li abbiamo trascritti e narrati.

Da qui l’importanza in psicoterapia delle trasformazioni di senso e significato per favorire il cambiamento; offrire alla persona che lo richiede un ampliamento delle possibilità di scelta, attraverso un ampliamento dei punti di osservazione della situazione. Non vi sono per cui forme problematiche di pensiero giuste o sbagliate ma solo “tentate soluzioni” che hanno avuto in passato un’utilità che ha permesso un adattamento alla situazione ma che hanno portato anche degli effetti disfunzionali.

L’obiettivo della psicoterapia interazionista è proprio quello di modificare, assieme alla persona che lo richiede, il sistema di rappresentazione che genera sofferenza.

In questo processo dialogico che è la psicoterapia, la persona è l’esperta del suo racconto mentre il terapeuta è l’esperto dei processi che le permettono di rinarrarlo in maniera più consapevole.

Il modello interazionista configura i comportamenti e gli stati mentali problematici come tentativi disfunzionali che la persona sperimenta per adattarsi ai diversi sistemi interattivi ed ai loro contesti. E’ un modello pluralista che assume un atteggiamento di apertura teorica e di integrazione di pratiche e metodologie diverse, sempre all’interno di un piano epistemologico antropomorfista. E’ un approccio che all’interno di una cornice socio-psicologica, integra metodiche cognitive, narrative e strategiche, adeguandole alle diverse situazioni e sempre assieme alla persona che siede davanti al terapeuta.

Il faro per la psicoterapia interazionista non si trova nell’interpretazione dei contenuti o nella ricerca delle cause scatenanti, bensì nei processi che organizzano, generano e rendono ricorsivi tali contenuti.

Per avere maggiori informazioni, non esitare a contattarmi.

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Marin Alberto Maria Psicologo e Psicoterapeuta

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